Elena Mazzi

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© Andrzej Markiewicz

Elena Mazzi (Reggio Emilia, 1984) dopo gli studi presso l’Università di Siena e lo IUAV di Venezia, ha trascorso un periodo di formazione al Royal Institute of Art (Konsthögskolan) di Stoccolma.

Partendo dall’esame di territori specifici, nelle sue opere rilegge il patrimonio culturale e naturale dei luoghi intrecciando storie, fatti e fantasie trasmesse dalle comunità locali, nell’intento di suggerire possibili risoluzioni del conflitto uomo-natura-cultura. La sua metodologia di lavoro, vicina all’antropologia, privilegia un approccio olistico volto a ricucire fratture in atto nella società, che parte dall’osservazione e procede combinando saperi diversi. 

Le sue opere sono state esposte in mostre personali e collettive, tra cui: Whitechapel Gallery di Londra, BOZAR a Bruxelles, Museo del Novecento di Firenze, MAGA di Gallarate, GAMeC a Bergamo, MAMbo a Bologna, AlbumArte a Roma, Sonje Art Center a Seoul, Palazzo Ducale a Urbino, Palazzo Fortuny a Venezia, Fondazione Golinelli a Bologna, Centro Pecci per l’arte contemporanea a Prato, 16° Quadriennale di Roma, GAM di Torino, 14° Biennale di Istanbul, 17° BJCEM Biennale del Mediterraneo, Fittja Pavilion durante la 14° Biennale d’Architettura di Venezia, COP17 a Durban, Istituto Italiano di Cultura a New York, Bruxelles, Stoccolma, Johannesburg e Cape Town, Fondazione Bevilacqua La Masa di Venezia.

Ha partecipato a diversi programmi di residenza tra cui ZK/U a Berlino, Skaftfell Center for the Arts in Islanda, HIAP a Helsinki, Guilmi Art project in Abruzzo, Via Farini a Milano, Fundacion Botin in Spagna, Fondazione Bevilacqua La Masa di Venezia, Future Farmers A.I.R. a San Francisco, Spinola Banna per l’arte, Botkyrka AIR a Stoccolma.

E’ vincitrice, tra gli altri, di Cantica21 promosso dal Ministero degli Esteri e dal Ministero dei Beni Culturali, della 7° edizione dell'Italian Council promosso dal Ministero dei Beni Culturali, del XVII Premio Ermanno Casoli, Premio STEP Beyond, Premio OnBoard, VISIO Young Talent Acquisition prize, premio Eneganart, borsa Illy per Unidee, Fondazione Pistoletto, nctm e l’arte, premio Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, premio Lerici Foundation, Movin’up.

Francesca Guerisoli

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© Isabella De Maddalena

Francesca Guerisoli (Ph.D), neo direttrice artistica del MAC Museo d'Arte Contemporanea di Lissone e docente presso l'Università di Milano-Bicocca, da quindici anni lavora nell'arte contemporanea come critica, curatrice e giornalista.

In ambito museale ha svolto attività di consulenza per la Provincia di Monza e Brianza per la creazione della rete Monza Brianza Musei e ha collaborato con il CEDOMM di ICOM Italia. Dal 2011 guida il programma espositivo di Fondazione Pietro e Alberto Rossini, incentrato su nuove produzioni che comprendono artisti come Cesare Viel, Silvia Giambrone, Flavio Favelli, Cesare Pietroiusti, Elena Bellantoni, Leone Contini.

Tra le sue pubblicazioni: La città attraente (con M. Colleoni, Egea, 2014), Ni una mas (Postmedia Books, 2016), “Contemporary Art and Urban Attractiveness” (in Making Prestigious Places, Routledge, 2017), “I luoghi dell'arte nello spazio urbano” (in Enciclopedia Sociologica dei Luoghi, Ledizioni, 2020). Collabora con Il Sole 24 Ore.